Post

Intervista a Gennaro Esposito: “Proveremo a riportare la terza stella in Campania”

Immagine
Buongiorno Gennaro, da quanti anni fai questo mestiere? Sono più di trenta. Ho iniziato da ragazzino con mio zio pasticciere; mi affascinavano le sue mani che in pochi gesti creavano dei dolci così saporiti e apprezzati da tutti. Perché hai scelto questo percorso? All’epoca sceglievano tutti ragioneria per puntare a un posto fisso, ma non mi sono mai piaciute le strade facili, volevo e voglio mettermi costantemente alla prova con le sfide più ardite. Il cuoco in quegli anni era un lavoro poco stimato, ma era esattamente quello che cercavo, una vita non facile, per dimostrare il mio valore senza alcun tipo di scorciatoia. Il primo ristorante dove hai lavorato? Si chiama Mustafà, a pochi metri da qui, dove ho iniziato preparando i crocchè di patate. Sono rimasto quattro anni in cui ho imparato tanto, fino ad arrivare al ruolo di sous chef. In seguito mi sono lanciato in tante importanti esperienze, fino ad aprire il mio ristorante all’età di ventuno anni. Ch

Ristorante L'Olivo del Capri Palace; recensione

Immagine
L'esperienza al Capri Palace può ben definirsi completa e appagante,  a partire dai quadri e le sculture di gran pregio che ne impreziosiscono gli ambienti,  passando per la spa con piscina riscaldata e bagno turco.  All’interno di questo museo sui generis spicca il ristorante l'Olivo,  arredato con gusto e guidato da Andrea Migliaccio (2 stelle Michelin),  chef dalla cucina mediterranea, decisa nei gusti e visivamente ricercata.  Ottima partenza con il fantasioso mosaico di mare, elegante composizione di pesci e crostacei crudi, marinati e cotti. I carciofi alla brace sono arricchiti da una salsa al prezzemolo e della maionese all’aglio, mentre il caviale di agrumi dona equilibrio con la giusta acidità. I tagliolini al limone con burrata, gamberi rossi e asparagi di mare, coccolano palato e vista con estrema coerenza. I tortelli ai piselli con aneto, passato di pomodoro e spuma di seppie sono un

Il Flauto di Pan in Villa Cimbrone a Ravello; recensione

Immagine
Il maestoso parco di Villa Cimbrone sembra vivere ancora nei fasti del romanticismo,   esattamente come lo ideò Ernest William Beckett ai primi del '900.  Ai lembi della villa padronale, di origini medioevali e dotata di splendide suite affrescate,  si trova il ristorante Flauto di Pan,  guidato dallo chef Lorenzo Montoro, già noto per l'uso di materie prime stagionali lavorate con gusto e raffinatezza. Ottimo esempio ne è il tuorlo d'uovo marinato, con cavolo fondente, provolone del monaco, tartufo nero e caviale. Interessante la fettuccella alla chitarra con triglia marinata, ristretto della sua acqua pazza, maggiorana e aglio fermentato. Il Maialino nero lucano, con amarene e rape rosse, brilla per la cottura perfetta e l'abbinamento più che riuscito. Goloso "il Bacio di Pan", ovvero una mousse alle nocciole di Giffoni, con caramello salato e cioccolato fondente. Du

Ristorante Acquolina del First Roma Arte Hotel; recensione

Immagine
A due passi da Piazza di Spagna, nel cuore pulsante della città eterna, si trova il The First Roma Arte, albergo di lusso contraddistinto da una netta eleganza, nonchè dalla presenza di numerose installazioni artistiche. Varie le suites di gran pregio, tra cui spicca quella con terrazzo panoramico dotato di Jacuzzi. Alla guida del ristorante interno, l'Aquolina,  c'è Daniele Lippi, giovane talento proveniente dalla scuola degli chef Angelo Troiani, Enrico Crippa e Yannick Alléno. La sua cifra stilistica è caratterizzata dalla fusione magistrale fra ricette tradizionali romane e tecniche contemporanee, con una sana autoironia che rifugge ogni tensione egotistica. Le linguine di farro, ad esempio, brillano per l'equilibrio tra la cremosità della salsa ai carciofi arrostiti e la sapidità della bottarga di tonno, riproponendo in chiave moderna l'antica ricetta della "matticella". La classica sogliola